La notizia è arrivata nella nottata dopo un'intera giornata di trattative tra Luca Scarfoni, amministratore delegato di Soundreef Italia Coop. e la dirigenza della Società Italia Autori Editori.
Era da un po' di tempo che tra le due società si era creata tensione e molti avevano fatto notare come fosse difficile la convivenza di due realtà simili sul territorio italiano.
SIAE ha acquisito l'85% delle azioni della cooperativa (quotata in borsa dallo scorso novembre), unica realtà che è riuscita a portare un po' di innovazione nel settore della gestione e intermediazione dei diritti d'autore. In questo modo, di fatto, la storica collecting society pubblica è in grado di fare ciò che vuole della concorrente.
Da quanto emerso nelle conferenza stampa di ieri, pare che la prospettiva più credibile si quella di un pieno accorpamento di Soundreef Italia all'interno di SIAE.
Ora però non è chiaro che cosa succederà agli autori che in questi anni hanno affidato la gestione dei loro diritti alla nuova società proprio perché non potevano più sopportare le politiche di gestione adottate da SIAE. L'ipotesi più probabile è che vengano automaticamente riportati al sistema di gestione SIAE e che, a titolo di penale per il loro comportamento infedele, vengo loro sospeso il diritto di voto in assemblea per i prossimi 3 anni.
"Chissenefrega!" ha risposto rassegnato il portavoce degli autori iscritti a Soundreef Italia; "tanto il nostro voto in SIAE non valeva nulla già prima!".
Ovviamente molte questioni sono ancora aperte e necessitano chiarimenti. Forniremo aggiornamenti appena disponibili.
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EDIT del 2 aprile 2016: trattasi ovviamente di articolo "pesce d'aprile". Non esiste alcuna Soundreef Italia Coop e tanto meno potrebbe essere quotata in borsa (in quanto semplice società cooperativa); ne consegue anche che Luca Scarfoni è solo un nome di fantasia; inoltre in SIAE non esiste alcun Responsabile comunicazioni esterne che si chiami Giorgio Maverico.
Era da un po' di tempo che tra le due società si era creata tensione e molti avevano fatto notare come fosse difficile la convivenza di due realtà simili sul territorio italiano.
SIAE ha acquisito l'85% delle azioni della cooperativa (quotata in borsa dallo scorso novembre), unica realtà che è riuscita a portare un po' di innovazione nel settore della gestione e intermediazione dei diritti d'autore. In questo modo, di fatto, la storica collecting society pubblica è in grado di fare ciò che vuole della concorrente.
Da quanto emerso nelle conferenza stampa di ieri, pare che la prospettiva più credibile si quella di un pieno accorpamento di Soundreef Italia all'interno di SIAE.
"Così adesso la smetteranno di interferire con il nostro mercato e mettere in pericolo il monopolio che la legge italiana ci affida dal 1941!"ha dichiarato con un tono di sarcastica soddisfazione il Responsabile comunicazioni esterne di SIAE, dott. Giorgio Maverico.
Ora però non è chiaro che cosa succederà agli autori che in questi anni hanno affidato la gestione dei loro diritti alla nuova società proprio perché non potevano più sopportare le politiche di gestione adottate da SIAE. L'ipotesi più probabile è che vengano automaticamente riportati al sistema di gestione SIAE e che, a titolo di penale per il loro comportamento infedele, vengo loro sospeso il diritto di voto in assemblea per i prossimi 3 anni.
"Chissenefrega!" ha risposto rassegnato il portavoce degli autori iscritti a Soundreef Italia; "tanto il nostro voto in SIAE non valeva nulla già prima!".
Ovviamente molte questioni sono ancora aperte e necessitano chiarimenti. Forniremo aggiornamenti appena disponibili.
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EDIT del 2 aprile 2016: trattasi ovviamente di articolo "pesce d'aprile". Non esiste alcuna Soundreef Italia Coop e tanto meno potrebbe essere quotata in borsa (in quanto semplice società cooperativa); ne consegue anche che Luca Scarfoni è solo un nome di fantasia; inoltre in SIAE non esiste alcun Responsabile comunicazioni esterne che si chiami Giorgio Maverico.
il pesce (d'aprile) è servito?
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