giovedì 23 giugno 2016

Cerchi SOUNDREEF o PATAMU e Google risponde SIAE. E' concorrenza sleale?

In questi giorni se cercate su Google le parole chiave SOUNDREEF e PATAMU (società "concorrenti" di SIAE) vi compare innanzitutto un annuncio "sponsorizzato" che rimanda al sito di SIAE (vedi esempio nello screenshot qui sotto).


Secondo la dirigenza SIAE non c'è nulla di problematico e ai microfoni del sito Startupitalia.eu ha confermato:
SIAE ha avviato una campagna Google Adwords con centinaia di keyword diverse, tra le quali ha ritenuto opportuno inserire anche Soundreef e Patamu, al fine di informare su SIAE e i servizi che offre ai propri associati coloro che fanno ricerche in tema di diritto d’autore.
Eppure alcuni giuristi del settore (vedi per esempio Carlo Piana) hanno sollevato perplessità dal punto di vista delle norme sulla concorrenza sleale. Il richiamo principale è quello all'art. 2598 del Codice Civile, che recita:
Ferme le disposizioni che concernono la tutela dei segni distintivi e dei diritti di brevetto, compie atti di concorrenza sleale chiunque:1) usa nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con i nomi o i segni distintivi legittimamente usati da altri, o imita servilmente i prodotti di un concorrente, o compie con qualsiasi altro mezzo atti idonei a creare confusione con i prodotti e con l'attività di un concorrente;2) diffonde notizie e apprezzamenti sui prodotti e sull'attività di un concorrente, idonei a determinarne il discredito, o si appropria di pregi dei prodotti o dell'impresa di un concorrente;3) si vale direttamente o indirettamente di ogni altro mezzo non conforme ai principi della correttezza professionale e idoneo a danneggiare l'altrui azienda.
Altro richiamo importante è la sentenza della Corte di Giustizia UE sull'uso di marchi registrati altrui come AdWords (caso C-236/08 - Google France e Google).
Inoltre, a ben vedere, si potrebbe configurare anche una violazione dei termini d'uso del servizio Google AdWords, nelle quali di legge:
Desideriamo che gli utenti non si sentano ingannati dagli annunci che pubblichiamo e questo significa essere onesti e fornire loro le informazioni necessarie per prendere decisioni oculate. Per questo motivo, non è permesso quanto segue:
- promozioni in cui viene chiesto agli utenti di effettuare un acquisto, un download o completare altre azioni senza prima aver fornito tutte le informazioni pertinenti e aver ottenuto una loro autorizzazione esplicita;
- promozioni che rappresentano l'attività, i prodotti o i servizi in un modo non preciso, irrealistico e non veritiero.